Success Story: Errevi System e Dell Technologies per MEI
MEI sceglie come partner Errevi System per la crescita tecnologica di tutte le filiali e
"Con Errevi System abbiamo costruito un percorso che ci ha portato a realizzare un sistema IT perfettamente in linea con le esigenze della divisione Supply"
Quella di CESAB è una storia di successo lunga oltre 70 anni durante i quali l’azienda si impone dapprima nel mercato italiano dei carrelli elevatori controbilanciati (usati per il sollevamento e la movimentazione di merci all’interno dei depositi di logistica o per il carico e scarico di materiali dai mezzi di trasporto) per poi espandersi a livello internazionale diventando un importante centro di ricerca e sviluppo e produzione del gruppo TOYOTA.
Le tappe più significative che segnano il percorso dell’azienda iniziano nel 1942, anno in cui viene fondata a Bologna la CESAB, acronimo di Carrellificio Emiliano S.p.A Bologna. Nel 1951 viene prodotto, primo in Italia, il carrello elevatore elettrico cui farà seguito nel 1954 quello equipaggiato con motore diesel. Negli anni ’70 e ’80 la gamma di prodotti si amplia con nuovi modelli e CESAB diventa leader del mercato italiano dei carrelli elettrici, grazie all’introduzione del controllo elettronico. La grande attenzione agli aspetti di affidabilità e produttività abbinati all’ergonomia dei prodotti, spinge CESAB a collaborare con la nota società di design Pininfarina per progettare e produrre, nel 1994, la serie di carrelli BLITZ che si aggiudica il premio Compasso d’Oro per il design industriale.
Nel 2000 inizia per CESAB una nuova era che la vedrà protagonista a livello internazionale. Prima viene acquisita da BT, la società svedese leader nel settore dei carrelli warehouse o retrattili (usati prevalentemente nei grandi magazzini per lo stoccaggio delle merci su scaffalature), complementari a quelli di CESAB. E pochi mesi dopo entrambe le aziende vengono incorporate nel gruppo TOYOTA, che nel 2005 creerà l’organizzazione mondiale Toyota Material Handling Group (TMHG) e in Europa la Toyota Material Handling Europe (TMHE), arrivando ad occupare la posizione di leader nel settore del “Material Handling”
Nel Gruppo, CESAB ha mantenuto il proprio marchio, diventando un importante centro di sviluppo e produzione di carrelli per i brand CESAB e TOYOTA.
Per CESAB, così come per tutto il Gruppo TOYOTA, i servizi IT rappresentano un elemento determinante per la gestione e lo sviluppo dell’azienda. Tanto che alla struttura Information System, che ha il compito di erogare centralmente i servizi comuni a tutti i settori, è stata affiancata la IT Supply con il compito di sovrintendere alle necessità di carattere informatico per le divisioni ricerca e sviluppo e produzione. ln particolare, i quattro stabilimenti di Toyota Material Handling Europe (TMHE) — due in Italia, a Bologna e Ferrara, uno in Francia e uno in Svezia – dispongono di un proprio data center dedicato alle attività di R&D e produzione.
“La divisione IT Supply ha una notevole rilevanza in azienda essendo i servizi erogati determinanti per il sistema produttivo del Gruppo. — sottolinea Patrick Malservisi, direttore IT divisione Supply di Toyota Material Handling Europe — Lo testimonia il fatto che la nostra organizzazione è parte attiva nelle decisioni e nei processi di carattere strategico per la società. Siamo quindi molto attenti a ricercare e adottare soluzioni che ci permettono di fornire agli utenti delle strutture R&D e produzione servizi IT con livelli di prestazioni e efficienza adeguati, pur mantenendo la giusta attenzione agli investimenti e ai costi di gestione”.
La riorganizzazione dei sistemi informatici della divisione Supply inizia nel 2009 a partire dai data center di Bologna e Ferrara. Un rinnovamento necessario per sostituire le infrastrutture precedenti non più in grado di sostenere la crescita aziendale e le esigenze dei siti produttivi, con il rischio di mettere in forte difficoltà l’intero Gruppo.
Avevamo una configurazione IT molto eterogenea nei data center di Bologna e Ferrara che rispetto alle crescenti necessità dell’azienda, presentava problematiche di prestazioni insufficienti, difficoltà di gestione e soluzioni di protezione dei dati non più adeguate alle nuove esigenze. Era quindi necessario riorganizzare l’intera infrastruttura IT e non potendo allocare sufficienti risorse interne, abbiamo cercato all’esterno le competenze, capacità e esperienze necessarie per realizzare il progetto. Errevi System è il partner che abbiamo scelto e che ci ha supportato in tutte le fasi di rinnovamento dei sistemi informatici, fondando il progetto su alcuni perni per noi fondamentali: maggiore efficienza e prestazioni, continuità di servizio in entrambi i siti produttivi, protezione delle informazioni, omogeneità delle soluzioni adottate, e creazione di un modello di infrastruttura sufficientemente standardizzato per semplificare la gestione e l’interscambio di risorse tra i due data center e per poterlo eventualmente replicare in Francia.
PATRICK MALSERVISI, Direttore IT – Divisione Supply di Toyota Material Handling Europe
Il rapporto tra la divisione IT Supply e Errevi è stato intenso e continuativo sin dagli inizi del progetto, impostato con una prima fase di assessment sui siti di Bologna e Ferrara per evidenziare e valutare le necessità del cliente, i piani futuri e le capacità di investimento disponibili. Sono quindi seguite le fasi di progettazione, implementazione e evoluzione dei sistemi arrivando a soddisfare gli obiettivi del cliente nel rispetto del budget disponibile.
La collaborazione tra le due aziende ha portato anche all’adozione da parte di CESAB del software sviluppato da Errevi System di help desk ticketing “K@HD” per facilitare l’attività dello staff IT, fornire assistenza agli utenti, e permette al CIO di avere sotto controllo il livello di servizio offerto così come il carico di lavoro dello staff.
Oggi, le infrastrutture dei data center di Bologna e Ferrara, pur avendo capacità computazionali differenti per soddisfare le specifiche esigenze produttive, utilizzano soluzioni di infrastruttura omogenee consentendo una notevole flessibilità di gestione e interscambio di risorse.
Entrambi gli ambienti sono virtualizzati con soluzioni VMware: su sistemi blade a Bologna con 5 nodi per complessive 90 macchine virtuali, e su server di potenza inferiore a Ferrara con 4 nodi per circa 35 virtual machine.
L’infrastruttura adottata si basa su sistemi EMC VNX unified storage.
I modelli VNX installati a Bologna e Ferrara sono configurati con una combinazione di dischi SAS veloci e NL-SAS ad alta capacità. Sono inoltre corredati da Flash drive per massimizzare le prestazioni e da EMC FAST Suite (Fully Automated Storage Tiering), una suite software che permette di ottimizzare la distribuzione dei dati tra le unità presenti nel sistema VNX migliorando le prestazioni complessive.
La combinazione di Flash drive e FAST Suite, che include FAST Cache e FAST VP, consente infatti di ottenere le maggiori prestazioni possibili ottimizzando i costi. I dati più attivi in un determinato momento vengono automaticamente serviti dai Flash drive attraverso FAST Cache, con tempi di accesso immediati e assorbendo dinamicamente carichi improvvisi del sistema. FAST VP, complementare a FAST Cache, analizza tutti i dati e, conseguentemente ai livelli di utilizzo e di criticità rilevati, li distribuisce sui drive di tipologia e performance diverse presenti in VNX. Una operazione che viene svolta automaticamente e dinamicamente seguendo la schedulazione e i parametri definiti da policy.
Gli obiettivi di protezione e conservazione dei dati, altri elementi chiave del progetto, sono stati affrontati con una soluzione di Disaster Recovery basata su software EMC RecoverPoint per la replica dei dati, pilotato direttamente dai sistemi EMC VNX, e una modalità di backup fondata su sistemi EMC DataDomain e software EMC Networker.
EMC RecoverPoint provvede a replicare in modalità asincrona i dati del sistema VNX di Bologna su quello di Ferrara e viceversa. Attraverso la definizione di policy, il cliente può migliorare i parametri di RPO (recovery point objective) e di RTO (recovery time obiective) per soddisfare i livelli di servizio richiesti. Nel caso specifico di CESAB si è arrivati ad avere un RPO compreso tra i 30 secondi e i 2 minuti e un RTO inferiore ai 15 minuti, valori assolutamente in linea con le necessità dell’azienda per eventuali esigenze di ripristino di dati e applicazioni.
A sovraintendere le attività di replica è EMC Replication Manager che attraverso una console di gestione centralizzata, un’interfaccia semplice e intuitiva e procedure guidate, permette di coordinare tutte le operazioni con molta semplicità garantendone la corretta esecuzione.
L’utilizzo di Replication Manager garantisce inoltre uno stato coerente e consistente dei dati “fotografati” assicurando un ripristino corretto delle applicazioni.
Infine, Site Recovery Manager di VMware è la soluzione di disaster recovery adottata da CESAB per automatizzare l’esecuzione di test dei piani di ripristino centralizzati senza interruzioni dell’attività, e per proteggere tutte le applicazioni virtualizzate.
L’integrazione di queste tecnologie offre anche la possibilità di effettuare simulazioni di recovery, in assoluta trasparenza per gli utenti, verificando la corretta configurazione dei sistemi e evitando spiacevoli inconvenienti nel caso si dovessero avviare improvvisamente le procedure di ripristino.
Il backup e la conservazione storica dei dati si basano sui sistemi EMC DataDomain, dislocati a Bologna e Ferrara, che mediante il software EMC Networker consentono la replica delle informazioni tra i due siti.
EMC Data Domain è un sistema di backup e deduplica su disco che accelera i processi di salvataggio e archiviazione dei dati. Durante la fase di backup l’algoritmo di Data Domain deduplica i dati archiviando solo quelli univoci e riducendo di numerose volte lo spazio storage necessario per conservare e proteggere i file. Il sistema rappresenta un’alternativa efficiente ed economica alle soluzioni a nastro, con il vantaggio di avere i dati disponibili online con tempi e affidabilità di restore non paragonabili.
La funzione di “Data Invulnerability”, intrinseca in EMC Data Domain, esegue una verifica di lettura e scrittura in linea assicurando l’integrità dei dati a garanzia di operazioni di ripristino sicure, veloci e automatiche.
La funzione aggiuntiva Data Domain Boost, grazie all’integrazione con Networker, riduce al minimo le finestre di backup, limitando quindi l’impatto sull’ambiente di produzione.
La possibilità di avere, anche da remoto, una visione completa, unificata e sempre aggiornata delle infrastrutture di protezione dei dati era una necessità fondamentale per CESAB
Una esigenza soddisfatta adottando EMC Data Protection Advisor che, in modalità automatizzata e centralizzata, raccoglie tutti i dati relativi ai backup, ripristini, Service Level Agreement e altri parametri; li analizza generando report e alert per ottenere una visione completa e unica dell’ambiente e delle attività di protezione dei dati.
“Nel ruolo di responsabile delle organizzazioni IT europee della divisione Supply, sono soggetto a soventi trasferte ed è per me essenziale disporre di uno strumento semplice, intuitivo e di facile utilizzo che mi permetta di avere una visione in tempo reale degli ambienti di protezione dei dati. — commenta Malservisi — Inconvenienti nei processi di backup e recovery possono causare seri problemi alla nostra produzione e EMC Data Protection Advisor mi fornisce automaticamente tutte le informazioni e i report necessari per intervenire tempestivamente e con efficacia in caso di necessità, ovunque io mi trovi”.
Le infrastrutture implementate nei data center di Bologna e Ferrara hanno permesso di raggiungere gli obiettivi di prestazioni, flessibilità e sicurezza delle informazioni che erano alla base del progetto di reengineering dell’IT della divisione Supply. Soluzioni elastiche e scalabili che hanno già consentito di apportare implementazioni e cambiamenti migliorativi alla configurazione senza impattare minimante l’operatività dell’azienda.
Con Errevi System abbiamo costruito un percorso che ci ha portato a realizzare un sistema IT perfettamente in linea con le esigenze della divisione Supply. Soluzioni di semplice controllo e gestione, basate su tecnologie di riferimento mondiale come EMC e VMware, che hanno introdotto una maggiore flessibilità nella ripartizione dei carichi di lavoro tra i data center di Bologna e Ferrara e una sicurezza di continuità di servizio. Abbiamo anche ottenuto un modello sufficientemente standardizzato che possiamo replicare semplicemente in altri siti produttivi a partire da quello francese. La credibilità dell’IT della divisione Supply si è ulteriormente consolidata all’interno del Gruppo, diventando un ingranaggio sempre più importante per la crescita e il business di Toyota Material Handling Europe.
PATRICK MALSERVISI, Direttore IT
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